Insegnare in Italia con un titolo estero

Un’opportunità concreta

 La libera circolazione dei lavoratori nel territorio UE e il riconoscimento della formazione accademica rappresentano un’ottima opportunità per gli italiani che desiderano insegnare in patria, ma scelgono di conseguire l’abilitazione all’insegnamento o la specializzazione al sostegno in un altro Stato membro.

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Titoli riconosciuti in tutta Europa: cosa dice la legge

Sono 3 i pilastri legislativi che favoriscono la mobilità accademica e professionale tra gli Stati membri dell’Unione Europea:

1.

Il Trattato che ha istituito la Comunità Europea (TCE) garantisce il riconoscimento generale della formazione accademica o professionale

2.

Le Direttive 2005/36 e 2006/100 hanno permesso l’equipollenza legale dei titoli conseguiti in un altro Stato Membro

3.

In Italia, queste direttive sono state recepite dal D.lgs. 206/07

Formarsi in un altro Paese Europeo per poi tornare a lavorare in Italia è, dunque, un’esperienza sempre più diffusa, come dimostrano le normative comunitarie e le sentenze storiche sul riconoscimento dei titoli esteri. 

Lo stesso Consiglio di Stato si è pronunciato (sez. VI, n. 661/21) ribadendo il principio secondo cui “gli Stati membri sono tenuti a riconoscere in maniera automatica i titoli di formazione relativi alla qualifica professionale di docente, previsti dalla direttiva n. 2005/36/CE e rilasciati in un altro Stato membro, purché la durata complessiva, il livello e la qualità delle formazioni a tempo parziale non risultino inferiori a quelli delle formazioni continue a tempo pieno”.

In sostanza, se l’abilitazione è conseguita presso un istituto riconosciuto dal MIM e il percorso formativo è equipollente a quello italiano, lo studente ha tutto il diritto di veder riconosciuto il proprio titolo estero in Italia.

Come ottenere l’abilitazione estera: i primi passi

Per chi decide di conseguire l’abilitazione all’insegnamento o al sostegno all’estero, è fondamentale seguire alcuni passaggi chiave.

Prima di tutto, è necessario verificare di possedere i requisiti di accesso, che variano in base al corso di abilitazione che si intende frequentare. 

Una volta terminato il percorso di studi e ottenuto il titolo di abilitazione estero, sarà necessario avviare le procedure per il riconoscimento ufficiale in Italia presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

È consigliabile affidarsi a un’agenzia di tutoraggio per studenti italiani all’estero. 

Europe Tutor University è specializzata nel facilitare le interazioni con le università e le istituzioni straniere, offrendo  il massimo supporto pratico e burocratico allo studente.

Chi è inserito in GPS I fascia con riserva potrà stipulare contratti di lavoro?

Durante l’attesa del riconoscimento, è possibile inserirsi nelle graduatorie provinciali (GPS) nella I fascia con riserva e iniziare già a stipulare contratti di lavoro.

I titoli esteri, esattamente come quelli italiani, danno diritto a determinati punteggi in graduatoria. 

Per l’esattezza, 54 punti in prima fascia con l’abilitazione alla disciplina e 36 punti in prima fascia con la specializzazione al sostegno.

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